Il 10 e l’11 Ottobre 2014 sono stati giorni intensi.

Noi ragazzi delle classi terze dell’Istituto Comprensivo “Vincenzo Monti” abbiamo effettuato un viaggio di istruzione a Larderello, Pisa e Lucca, accompagnati dai professori Cai, Gentili, Soldini, Vincenzi e dalla preside,la dottoressa Lambertucci.

La sera prima di partire siamo ansiosissimi: batte forte il cuore e non riusciamo a stare fermi; non parliamo della preparazione della valigia! Ore e ore per riempirla e elenchi su elenchi del necessario, per evitare di dimenticare qualcosa.

La notte non si chiude occhio perché nella mente vagano film paranoici, inclusa la paura che non suonasse le sveglia.

Dopo vari tentativi fallimentari, rigirandoci fra le coperte per cercare di dormire, ci svegliamo (per modo di dire) alle 4 della mattina. Nonostante noi ragazzi siamo i re delle lumache, in mezz’ora riusciamo a fare colazione e a prepararci. Fare tardi significa rimanere a casa e non poter visitare una parte della Toscana che molti di noi non hanno visitato, per giunta con i compagni di classe. Sono esperienze bellissime, che capitano raramente nella vita, per cui bisogna godersele al meglio.

I genitori (due angeli che si svegliano alle 4) ci accompagnano, in auto, davanti la scuola.

Il ritrovo è fissato per le 5, nel parcheggio dell’istituto e siamo tutti in anticipo!

Un po’ assonnati, affidiamo le nostre valigie all’autista che le deposita nel portabagagli. Tutti siamo ancora nel mondo dei sogni, anche se la maggior parte nasconde una certa trepidazione ed emozione.

Appena l’autobus si mette in moto ed apre le porte, una folla di ragazzi “inferociti” lo assale, facendo a gara per assicurarsi i posti più ambiti, cioè quelli in fondo.

L’autobus è di un solo piano ma molto lungo, grande e assai pulito.

Si procede con l’appello: ci sono tutti ma manca il professore di religione!

Dopo mezz’oretta circa ci degna della sua presenza (Cai Cai!!!) e Eros (l’autista dal nome strano) è pronto per partire.

Una volta fatti salire tutti gli alunni da fermate varie, inizia il vero e proprio viaggio. Durante il tragitto noi ragazzi parliamo, scherziamo, ascoltiamo musica, dormiamo ma, soprattutto, ci facciamo tantissime foto.

Verso le 16.30 breve sosta ad un autogrill. Continuiamo il nostro viaggio che dura più del previsto, perché lungo la strada per Perugia ci sono rallentamenti per lavori.

Alle 11.30 circa, dopo aver attraversato le Marche, l’Umbria e la Toscana, arriviamo stanchi morti a Larderello.

Questo paesino sperduto è famoso per lo sfruttamento dell’energia geotermica e per il parco delle fumarole. Ora esiste anche il Museo della Geotermia, ma le fumarole naturali lì non ci sono più. Si trovano un po’ più lontano. Il territorio ha subito, chiaramente, uno sfruttamento che lo ha trasformato.

Ci dividiamo, allora, in due gruppi: uno visita il museo e l’altro gruppo riflette su di un video che spiega cosa sono le fumarole e i movimenti della terra.

Entrambi sono molto accattivanti. A dir la verità la guida parla in modo “strano” (un italiano misto al dialetto toscano) e qualche volta noi marchigiani facciamo fatica a seguirla, ma il dialetto non ci ferma! Alcuni di noi sono molto interessati, altri un po’ meno.

Poi ci spostiamo in pulman e scendiamo presso una specie di piattaforma di cemento dove assistiamo ad una dimostrazione di come il vapore fuoriesca dalla terra e con quanta pressione. Ci siamo fatti un’idea di come funzioni nella realtà l’energia geotermica, dopo averlo visto virtualmente. Il fischio è assordante ma anche la forza che sprigiona questa fumarola artificiale è potentissima.

Arriva l’ora di pranzare e tra una chiacchiera e l’altra gustiamo i fantastici panini che mamma ci ha preparato. Facciamo pranzo in un piccolo parco con qualche panchina, due tavolinetti e molti sassi bianchi.

In seguito saliamo di nuovo in pulman alla volta di Pisa. Continuiamo a farci foto, soprattutto accanto alla torre. Visitiamo la Piazza del Duomo, chiamata anche Piazza dei Miracoli, la Cattedrale, il Battistero ed il Camposanto. Poi, di corsa, e in senso non solo metaforico, dall’altra parte della città per ammirare il murale “Tutto mondo” di Keith Haring, dipinto sul fianco di una bassa palazzina. Rimaniamo sbalorditi da questo capolavoro perché abbiamo sempre stimato l’artista e vedere una sua opera da vicino è stato unico!

Verso sera ci dirigiamo a Montecatini dove si trova il nostro hotel. Doccia e cena veloci!!! Poi passeggiata serale con gelato, in giro per il centro, con i professori. Montecatini è una città molto moderna ed accogliente. Alle 23.00 coprifuoco: rientriamo in albergo e, dopo alcune schermaglie, i professori ci tappano la bocca e dormiamo. Ma qualcuno non dorme: gira per i corridoi e vigila perché non ne combiniamo una delle nostre…. Nelle camere, per dir la verità, scherziamo e ridiamo un po’ ma alla fine crollano anche gli irriducibili tra noi e Morfeo ha la meglio.

La mattina seguente colazione, carico delle valigie sul pulman e via verso Lucca. Una volta arrivati ci dividiamo di nuovo in due gruppi e iniziamo la visita della città. Prima le guide ci illustrano la storia di Lucca, poi visitiamo le mura larghe 10 m., piazza Napoleone, il Duomo, la Piazza del Mercato. Il Duomo ci colpisce particolarmente perché molto grande e decorato con affreschi, quadri e immense sculture anche sulla facciata. E poi la strana storia del Volto Santo che da solo arriva a Lucca e la tomba di Ilaria del Carretto!!!! Prima di pranzo i professori ci concedono un’ora di libertà per girovagare e per acquistare qualche souvenir. Il centro è pedonalizzato e abbiamo una cartina per orientarci. Nonostante tutto, qualcuno di noi si è perde lo stesso ma ritrova facilmente la via.

Nel pomeriggio affittiamo le biciclette e in due turni facciamo il giro delle mura di Lucca. Che pedalata!!! Neanche la pioggia, caduta anche lei in due turni, per non far torto a nessuno, ci ferma.

ferma. Bagnati fradici ma contenti come una pasqua! Risaliamo in pulman e ci fermiamo per cambiarci. Poi riprendiamo la via del ritorno, felici dell’esperienza. Anche i professori sono rimasti soddisfatti del nostro comportamento. Abbiamo imparato ad apprezzare le cose semplici e il vero valore dell’amicizia. Questa gita avrà sempre un posto tra i nostri ricordi più cari.

 

Elena, Linette e Martina, in nome di tutti i loro amici di terza media

Sara, Loris, Elisa, Valentina, Lorenzo, Alessandro, Francesco, Lorenzo, Erica, Martina, Gianmatteo, Gabriele, Simone, Irene, Francesco, Sofia, Veronica, Francesco, Miriam, Marica, Lisa, Francesca, Sidney, Gabriele, Giacomo, Alessandro, Francesco, Luca, Samuele, Eleonora, Giada, Cecilia, Francesca, Alessia, Riccardo, Sofia, Chiara, Anna, Martina, Floriano, Tommaso, Blerina, Michelle, Milena, Antonio, Alessandro, Lorenzo, Lorenzo, Nico, Amnor, Matteo.

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